Il C.E.M. non è legata ad una particolare denominazione seppure i loro membri e collaboratori seguano alcuni punti dottrinali che riteniamo di fondamentale importanza:
Le Scritture
Crediamo nella divina ispirazione delle Scritture, sia quelle dell’Antico Testamento (39 libri) che del Nuovo Testamento (27 libri), che sono la Parola di Dio. Esse costituiscono la rivelazione per la salvezza dell’uomo e costituiscono l’autorità divina e definitiva per tutto ciò che concerne la fede, la vita, e la condotta del cristiano. (De 6:6-9,17-18; Mt 5:17-18;1 Te 2:13; 2 Ti 3:15-17; 2 P 1:21; 3:16)
Il Dio Trino
Crediamo in un unico Dio, Creatore di tutte le cose, infinitamente perfetto ed eternamente esistente nelle tre persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. (Ge 1:1; De 6:4, Is 43:10; Mt 3:16-17; 28:19; Gv 10:30; 2 Co 13:14; Cl 2:8-9)
Il Padre non è mai stato visto dall’uomo nella Sua vera natura, perché è spirito. Si è rivelato all’uomo attraverso Suo Figlio, Gesù Cristo. Il Padre ha mandato Suo Figlio nel mondo non per condannare il mondo ma per salvarlo, poiché lo ama. Dio si è rivelato a noi attraverso il Figlio – la Parola fatta carne – e tramite la Bibbia – la Parola scritta. (Gv 1:14,18; 3:16-17; Eb 1:1-2; 2 P 1:16-21; Ap 19:13)
Gesù Cristo è il Figlio eterno di Dio; divenne uomo senza cessare di essere Dio. Fu concepito dallo Spirito Santo. È nato da Maria vergine per rivelarci il Padre e per redimere l’uomo peccatore. Gesù Cristo compì la nostra redenzione tramite la Sua morte sulla croce, come sacrificio sostitutivo. La nostra giustificazione è pienamente assicurata dalla Sua risurrezione dai morti. Gesù Cristo ascese in cielo ed è ora esaltato alla destra del Padre, dove, come nostro Sommo Sacerdote, Egli compie il Suo ministero di intercessore e avvocato. (Mt 1:20-25; At 1:10-11; Ro 4:25; 2 Co 5:21; Fl 2:6-7; 1 Te 5:9; Eb 7:25; 8:1-2; 1 P 3:18; 1 Gv 2:1)
Lo Spirito Santo è una persona divina, che convince il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio. È il mezzo sovrannaturale della rigenerazione. C’è un solo battesimo dello Spirito Santo ed esso ci inserisce nel corpo di Cristo. Lo Spirito Santo dimora nel credente e lo suggella fino al giorno della redenzione. Lo Spirito Santo elargisce dei doni spirituali a ogni credente con lo scopo di equipaggiarlo in modo sovrannaturale affinché egli possa svolgere una funzione precisa nel corpo di Cristo, di cui è membro. Egli è il maestro divino che guida i credenti in tutta la verità ed è privilegio e responsabilità di ogni credente essere ripieno dello Spirito Santo. (Gv 16:8,13; At 5:3-4; Ro 12:3-8 1 Co 12:13,30; Ef 1:13-14; 4:5,11-16,30; 5:18; 1 P 4:10)
Gli angeli e Satana
Gli angeli sono esseri spirituali creati da Dio (Sl 104:4; Eb 1:7). Quando Satana, che era il più elevato di loro, si è ribellato contro di Dio, una moltitudine di angeli lo ha seguito, e ora lo servono come sue legioni demoniache (Ef 6:11-12; Da 10:12-13; Ap 12:3-4). Satana è il principe della potenza dell’aria ed esercita dominio sul suo regno malvagio in terra (2 Co 4:4; Ef 2:2; 6:12). Egli, insieme ai suoi demoni, cerca di rovesciare il piano che Dio ha per questo mondo e di portare quanta più gente possibile con sé (1 P 5:8). È il nemico di Dio, l’autore del male, il tentatore dell’uomo, l’accusatore dei santi, l’autore delle false religioni, e il capo di tutte le potenze delle tenebre (1 Te 3:5; 1 Ti 4:1; Ap 12:10). È stato sconfitto dal Figlio di Dio alla croce, e un giorno sarà giudicato e gettato per sempre nello stagno di fuoco preparato per lui e per i suoi angeli (Mt 25:41). Il resto degli angeli, che non si è ribellato, rimane al servizio di Dio; Lo loda nei cieli e Lo serve sulla terra (Is 6:2-3; Da 10:1-21; Sl 91:11; Lu 16:22; Ap 4:8).
L’uomo
L’uomo è stato creato a immagine di Dio, ma attraverso la disubbidienza d’Adamo, ha ereditato una natura peccaminosa che è passata su tutti gli uomini (Ge 1:27, Rom. 5:12). Essendo peccatore, l’uomo è morto spiritualmente e condannato al giudizio eterno (Gv 3:18; Eb 6:2). L’uomo non può fare nulla per salvare se stesso. Senza Dio, non è capace di giustizia. Lasciato a se stesso, l’uomo non cercherebbe Dio, ma morirebbe nel suo peccato (Ro 3:10-20). Dio, però, attira gli uomini a Sé (Gv 6:44). Tramite il peccato d’Adamo, la morte è passata su tutti gli uomini, ma mediante la giustizia di Cristo, il dono della salvezza e la vita eterna sono offerti a tutti gli uomini (Ro 5:19).
La Salvezza
La salvezza è solamente per grazia, mediante la fede. È un offerta accessibile a tutti gli uomini.
Per riceverla, l’uomo deve ravvedersi, pentirsi del proprio peccato e riporre la propria fiducia nella persona del Signore Gesù Cristo, accettando che la Sua opera fatta è l’unica risposta al problema della sua separazione da Dio. ConfessandoLo come proprio Salvatore, sperimenterà la nuova nascita spirituale. Essendo dono eterno di Dio, la vita eterna non si può perdere. (Gv 3:1-21; Ro 3:24-26; 5:9; 10:9; Ef 2:8-9; Tt 3:5; 1 P 1:18-23)
La Chiesa
Al momento della salvezza, ogni credente è battezzato nel corpo di Cristo, del quale Gesù stesso è il capo (1 Co 12:13; Ef 5:23). Il corpo di Cristo è la Chiesa universale, la sposa di Cristo composta da tutti i credenti in Gesù Cristo, dal giorno di Pentecoste fino al rapimento (2 Co 11:2, Ef 5:25-32, Ap 19:6-9, 21:9). Una chiesa locale è un gruppo di credenti che si organizzano secondo gli insegnamenti biblici riguardante la chiesa; è il corpo visibile e locale con cui il credente è unito e di cui è membro (At 2:41-42, 14:23, 1 Co 12).
Il battesimo e la cena del Signore
Il battesimo in acqua e la cena del Signore sono atti molto importanti e pieni di significato per il credente quando praticati (per obbedire agli insegnamenti del Nuovo Testamento) da un corpo di persone salvate.
Per il credente, il battesimo per immersione in acqua costituisce un atto di ubbidienza fondamentale per identificarsi con il corpo di Cristo e seguire l’insegnamento di Gesù (Mt 28:19-20). Rappresenta la morte della vecchia natura del credente e la sua risurrezione con Cristo per camminare in novità di vita (Ro 6:4-6). È un atto che raffigura il battesimo spirituale del credente nel corpo di Cristo, un fatto già accaduto al momento della sua salvezza (1 Co 12:13).
La Cena del Signore, come è stata istituita dal nostro Signore Gesù Cristo, dev’essere osservata dalla chiesa in memoria del Suo sacrificio fino al Suo ritorno: il pane ed il vino rappresentano il corpo e il sangue del nostro Signore. Come credenti, celebriamo la cena del Signore per annunziare la Sua morte ricordandoci del Suo sacrificio, e per esaminare noi stessi aspettando il Suo ritorno. (Lu 22:17-20, 1 Co 11:26-30)
Il futuro profetico
Crediamo nel rapimento improvviso della Chiesa, nella tribolazione, seguita dalla seconda venuta di Cristo per stabilire il Suo Regno di mille anni sulla terra, e infine, nei nuovi cieli e nella nuova terra in cui i credenti vivranno per sempre insieme a Lui. (1 Te 4:15-17; 1 Te 1:10; 1 Co 15:51-53; Mt 24:21-31; Ap. 4-19; 20:1-7; 21:1-22:5)
Lo stato eterno
Crediamo nella risurrezione corporale di tutti i morti: del credente che è destinato a eterna benedizione e gioia col suo Signore, e dell’incredulo destinato al giudizio e a un’eterna punizione. (Da 12:2, Ap 20:4-6)
Se hai domande sulla fede consulta anche il seguente sito: www.gotquestions.org/italiano